Marta Fascina appare alla Camera per farsi confermare in Commissione: "Questo posto lo scelse per me Silvio"


Il caso
La "vedova" di Silvio Berlusconi confermata segretaria della Difesa, ma con meno voti nella maggioranza. Da quando è iniziata la legislatura ha il 6 per cento di presenze
Quando il capogruppo di Forza Italia – con tatto e affetto – le ha chiesto “cara Marta, sei sicura che vuoi continuare a fare la segretaria della commissione Difesa della Camera?”, Marta Fascina ha avuto un sussulto: “Questo posto lo scelse per me mio marito, Silvio Berlusconi, come scelse per te il ruolo di capogruppo”. Sicché alla fine ieri la “quasi moglie” del Cav. è riuscita a ottenere la riconferma. Certo, non sono mancati i malumori in maggioranza e soprattutto anche due voti, ma alla fine ce l’ha fatta (confermando anche l’indennità aggiuntiva di 250 euro al mese). Ecco perché ieri Fascina si è palesata in Transatlantico sfidando i numeri. Da quando è iniziata la legislatura ha una media di presenze pari al 6 per cento, a fronte però del 64 per cento di giustificazioni da parte del gruppo di Forza Italia, che non l’ha lasciata sola in questo momento così difficile.
Domani saranno due anni esatti dalla scomparsa di Berlusconi. E nessuno se l’è sentita di fare una battaglia contro Fascina, comparsa ieri – che epifania, che stella cometa – con i tre dell’ “Ave Marta”: il sottosegretario Tullio Ferrante, il coordinatore della Lombardia Alessandro Sorte e Stefano Benigni, uno dei vice di Antonio Tajani. In generale per FI è stata una giornata frizzantina: Giuseppe Mangialavori, considerato vicino all’ala ronzulliana, è stato confermato presidente della Commissione bilancio, nonostante il nì di Tajani, e incassando anche i voti di una parte delle opposizioni.
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